di giuliomozzi
Sono in vendita da ieri i primi titoli della collana Reloaded, diretta per l’editore Laurana da Marco Drago, inventore e animatore della storica rivista letteraria Il Maltese (sulla quale potreste trovare un po’ di informazioni qui e/o qui).La storia è andata più o meno così: l’editore Laurana (con il quale il soprascritto amichevolmente collabora più o meno dai primi vagiti dell’impresa) aveva concepito il desiderio di fare una collana che “salvasse” alcuni titoli della narrativa italiana, apparsi negli anni Novanta o più recenti, considerati (dalla critica, dai lettori accaniti ecc.) come libri “importanti”, e tuttavia non più disponibili: né nelle edizioni originali, né in edizioni economiche. Poiché – lo sanno tutti – se un libro non viene ristampato è perché vende troppo poco (e lasciamo da parte qui le ragioni per cui certi libri, pur molto belli o comunque interessanti, vendono troppo poco), era evidente che una collana del genere, oggi come oggi, e da un editore minimo come Laurana, può essere fatta solo in digitale.
La voglia c’era. Il guaio è che un editore minimo è minimo, e per ogni progetto ci vuole qualcuno che ci si dedichi se non anima e corpo, almeno quanto basta. E si stava quindi nell’impasse da un po’, quando Facebook ci mise la coda. Gabriele Dadati vide una riflessione pubblicata da Marco Drago, che era praticamente il progetto della collana: con l’elenco dei titoli, pure. In pochi istanti si trovò l’accordo. La mia impressione è che Marco, dopo la fine del Maltese, avesse una gran voglia di tornare a menar le mani: di fare l’editore, in un modo o nell’altro.
I primi titoli della collana Laurana Reloaded sono: Il mostro di Vigevano, di Piersandro Pallavicini, pubblicato in origine nel 1999 da peQuod; Forme d’onda di Dario Voltolini, pubblicato in origine nel 1996 da Feltrinelli (se mi chiedessero di profetizzare quale opera diventerà un classico tra quelle pubblicate negli anni Novanta, io non avrei esitazioni: Forme d’onda), qui in un’edizione arricchita da una lettera privata ora resa pubblica di Matteo Galiazzo (un altro bel tipo di revenant, peraltro).
C’è poi anche, del soprascritto, un’edizione un pochino aumentata (ma di cose tutte uscite in vibrisse negli ultimi due anni), di Sono l’ultimo a scendere (e altre storie credibili), con l’aggiunta di un’antologia della critica, e con una copertina per la quale ringrazio Carta resistente, gli dèi del copyright che permettono certe cose, e naturalmente Rutu Modan. Se qualcuno poi fosse proprio affezionatissimo all’edizione in carta, mandata al macero sei mesi fa, legga qui.